Sebastiano Schiavon nasce a Roncaglia di Ponte San Nicolò
il 28 maggio 1883 da una famiglia di poveri contadini. Si laurea
in Lettere all’Università di Padova e subito, nel
1908, si dedica all’attività sindacale, nominato
dal vescovo Luigi Pellizzo Segretario del nuovo Ufficio cattolico
del lavoro. Strumento non solo di mediazione sociale, ma anche
di contrasto alle analoghe iniziative messe in campo dal sindacalismo
socialista. In tale veste dirige i primi scioperi cattolici nella
provincia di Padova e Vicenza ed è tra i fondatori, nel
1910, a Cittadella del “Sindacato veneto dei lavoratori
della terra”, la prima struttura di organizzazione di contadini
tra le province di Padova, Treviso e Vicenza. E’ in questo
periodo che lo Schiavon diventa noto come lo “strapazzasiori”
per la sua posizione intransigente verso i notabili e per la difesa
dei diritti degli iscritti alle Unioni del lavoro da lui fondate.
Sempre nel 1910, in luglio, viene eletto consigliere provinciale
a Padova e comunale a Ponte San Nicolò, Legnaro e Saonara
e ad ottobre si trasferisce a Firenze in quanto nominato dirigente
dell’Unione popolare.
Nel 1913 ritorna a Padova e nella Circoscrizione di Cittadella
e Camposampiero viene eletto al Parlamento: è il più
giovane deputato italiano ed ha il maggior numero di voti (97%).
“Cattolico-deputato”, allo scoppio della guerra si
pone su posizioni neutraliste e durante il conflitto svolge una
intensa attività in Parlamento a favore di sacerdoti internati,
sospettati di disfattismo,e dei centomila profughi dell’Altipiano
di Asiago riversatisi nelle altre regioni italiane in seguito
alla Spedizione punitiva austriaca. Inoltre costituisce in ogni
comune dell’alta padovana i Comitati di preparazione civile,
antesignana dell’attuale Protezione civile.